“Ho letto dal Sito Ufficiale del PD che Direzione del partito ha approvato le liste dei candidati di Camera e Senato. Ho la responsabilità e il dovere come Segretario Cittadino del Partito Democratico di spiegare a tutte le Democratiche e i Democratici di Sinnai le determinazioni che sono state assunte ieri a Roma. Mi trovo costretto a chiedervi scusa ma non sono riuscito a trovare nessuna giustificazione ad un atto cosi irrispettoso ed irriguardoso fatto da un gruppo dirigente che ha la presunzione e l’arroganza di rappresentare un partito che ha l’ambizione e l’orgoglio di definirsi e chiamarsi DEMOCRATICO! Non sono riuscito a trovare le giustificazioni al comportamento del Senatore Francesco Sanna che è la stessa persona che ieri ha approvato in Direzione quelle stesse liste nelle quali magicamente e’ stato “ripescato” dopo aver perso democraticamente le sue primarie nel Sulcis… che è la stessa persona che in una lettera aperta del 2 Gennaio scorso ha scritto “ritengo, che un parlamentare uscente non possa sottrarsi al giudizio del suo elettorato, anche se esso corrisponde solo in modo molto parziale al territorio al quale ha reso il conto del suo lavoro istituzionale per cinque anni. Per queste ragioni ho accettato con molta serenità il risultato del 30 dicembre.”…che e’ la stessa persona che ha disatteso col suo voto di ieri le determinazioni della Direzione Regionale Sarda di sabato scorso…che e’ una persona con i requisiti per meritare la carica di Senatore a vita, ma soprattutto con i requisiti degni di un iscritto al Partito Democratico Sardo che si candida a rappresentare la Sardegna in Parlamento. Purtroppo non trovo neppure le parole per scusarmi con tutte le Democratiche e i Democratici che in questi fantastici mesi hanno sognato insieme a me e hanno creduto insieme a me di essere finalmente in un partito DEMOCRATICO! Per queste ragioni da oggi mi autosospendo dalla carica di Segretario Cittadino del Partito Democratico Sardegna e dall’incarico di capogruppo in Consiglio Comunale del gruppo del Partito Democratico Sardegna.
Antonello Cocco Consigliere Comunale e Segretario Cittadino del Partito Democratico Sardegna (autosospeso).”
Partecipazione Democratica l’associazione politico-culturale Sinnaese nata della scissione del pd esprime il suo parere su questa decisione.. “Avevamo evidenziato alcune “anomalie” di funzionamento del PD sardo già due anni fa che ci portarono ad uscire dal PD e a fondare questa Associazione. Già allora dicemmo che era ormai “impossibile riconoscersi in un gruppo dirigente [locale], che adotta in modo spregiudicato scelte e metodi antidemocratici, basati su atti di forza o accordi sottobanco, che tendono ad escludere coloro che non si adeguano e che chiedono una discussione aperta”. Non ricevemmo risposta né dal segretario cittadino né dagli organismi provinciale e regionale del Partito. Ora questi toni vengono adoperati dal segretario cittadino del PD per giustificare la sua “autosospensione” dall’incarico lamentando la mancanza di democrazia in un partito che si autodefinisce DEMOCRATICO… e questo perché? Forse perché l’applicazione di regole prima approvate e condivise con la Direzione Nazionale sono andate a toccare ben noti interessi e posizioni”
Immancabile la risposta del Consigliere “autosospeso” Cocco che in una nota pubblicata sul suo profilo facebook parla di Democrazia “senza se e senza ma” e Gufi Tristi.
“DEMOCRAZIA fondamentalmente e’ rappresentatività e rispetto di regole. La DEMOCRAZIA AD INTERMITTENZA O DI CONVENIENZA si ha quando il minor consenso rispetto ad altri porta una parte ad essere minoranza anziché maggioranza, e allora quella stessa parte per giustificare questa situazione attribuisce ad altri colpe e comportamenti scorretti non rispettando e riconoscendo invece l’esito di un processo democratico dove è il consenso è il pilastro della democrazia. Il risultato, come spesso avviene ed è avvenuto, è quello di scappare per andare a formare nuovi cespugli variopinti che come tali hanno un unica funzione ben precisa, come spesso succede anche nelle nostre campagne.
La DISTORSIONE DELLA DEMOCRAZIA invece porta chi non rispetta le regole e chi non raccoglie consensi ad occupare abusivamente, ovvero senza titolo, posizioni, ruoli e funzioni sia a livello politico che istituzionale. La nostra storia politica, anche locale, anche recente, ne è testimone. Di fronte a queste situazione c’è chi come me e come tante altre amiche e amici decidono anziché scappare o gettare la spugna, di restare e lottare per una battaglia di LIBERTÀ restando all’interno del loro partito, anche autosospendendosi e promuovendo azioni di protesta e di sensibilizzazione il cui unico scopo è continuare quel camino di costruzione di una DEMOCRAZIA con la D maiuscola, “SENZA SE E SENZA MA”!!!.
Nessun professore di serie B, e per B ovviamente non intendo la B di Bocconi, che parla di regole e Democrazia può parlare da una posizione privilegiata rispetto ad altri, perché anche i professori sbagliano, anche quelli che non insegnano alla Bocconi. Certe volte perché sono impreparati, altre volte perché sbagliare è umano, e poche altre volte perché sono in malafede: ma il regolamento delle primarie per il parlamento del Partito Democratico parla chiaro e il non rispetto dell’applicazione di regole prima approvate e condivise con la Direzione Nazionale non solo sono andate a toccare ben noti interessi e posizioni (vedi quella del senatore Francesco Sanna che è stato bocciato dagli elettori e promosso da Roma ben oltre quello che il regolamento richiamato permetteva di fare) ma ha dato uno schiaffo a tutti quelli che credono nella DEMOCRAZIA “SENZA SE E SENZA MA”!!!.
A Sinnai il cammino è già stato intrapreso da tempo: non esiste più nessun gufo triste, triste come la sua esistenza politica, gufo come chi gufa contro gli strumenti che la democrazia ci offre solo perchè gli elettori lo hanno più volte bocciato riconoscendo quel grigio passato da amministratore sopravvissuto solo grazie al vento che lo spostava pesantemente di ramo in ramo, di albero in albero, fino a farlo accovacciare dietro un cespuglio, secco e decadente, come il suo passato, come il suo futuro.
Almeno a Sinnai non esistono più gli abusivi di un tempo e per i quali non ci sarà mai più nessuna sanatoria e nessun condono. Siamo presenti e lo saremo ancora per continuarlo a fare, anche altrove. E questo è il senso della nostra battaglia di DEMOCRAZIA E LIBERTÀ “SENZA SE E SENZA MA”!!!”