La “cessione alla rovescia” del parcheggio storico dei campi è uno degli avvenimenti amministrativi più deleteri per l’interesse pubblico che sia capitato negli ultimi anni a Torre delle Stelle. Se non ri riuscirà a ripristinare l’uso pubblico che su di esso gravava da almeno 30 anni, l’assetto viario-urbanistico del comparto centrale di Torre delle Stelle verrà definitivamente compromesso. Il vasto terreno ora recintato, infatti, svolgeva una fondamentale funzione di area di sosta, pertinenza stradale e accesso pedonale al parco comunale (dal lato est). L’assurdità della situazione venutasi a creare è dimostrata dal fatto che l’autorizzazione edilizia rilasciata dal Comune di Sinnai permette persino la recinzione di una parte del campo di calcetto pubblico. La partita che si gioca intorno all’area, dunque è di fondamentale importanza per la nostra località. Per questo, un folto gruppo di proprietari, dopo aver preso atto della situazione nel corso dell’assemblea pubblica organizzata dalla Nuova Associazione Torre delle Stelle il 25 novembre scorso, ha deciso di ricorrere al TAR (ric. 153/2013).
L’udienza, inizialmente prevista per metà marzo, è stata spostata al 15 maggio.
Il ricorso è volto all’annullamento dell’ autorizzazione edilizia e paesaggistica con cui il Comune di Sinnai ha permesso questa “cessione alla rovescia” che ha determinato il dimezzamento delle già assai carenti aree pubbliche di Torre delle Stelle-Sinnai. A denotare come particolarmente anomala la vicenda, vi è il fatto che è lo stesso Comune di Sinnai, nel suo stesso PUC, a indicare in questa carenza il problema urbanistico principale di Torre delle Stelle-Sinnai, ma anziché cercare di risolverlo lo sta letteralmente raddoppiando (la recinzione del terreno ha comportato la sparizione di circa 2500 mq di area pubblica, più o meno la stessa estensione dell’unica area pubblica rimasta, il parcheggio di Genn’e Mari), creando tutti i presupposti per esportare i notevoli, ben noti, problemi viari dell’area di Genn’e Mari anche nella zona centrale di Torre delle Stelle. Anche le modalità di espletamento del procedimento amministrativo che ha portato al rilascio dell’autorizzazione edilizia e paesaggistica (anche quest’ultima rilasciata dal Comune di Sinnai, servizio Urbanistica) appaiono quanto meno singolari. Come avevamo scritto in questo articolo, l’autorizzazione edilizia 66-2012 (che aveva sostituito la 40/2012), aveva stranamente autorizzato, in tempi molto rapidi, una variante di progetto nonostante fosse priva di autorizzazione paesaggistica. Con il deposito degli atti al TAR è venuto fuori che successivamente l’Ufficio Edilizia Privata di Sinnai ha rilasciato un’ulteriore autorizzazione edilizia (n°8 del 23 gennaio 2013, siamo già dunque a quota 3 autorizzazioni edilizie nell’arco di pochi mesi) per l’approvazione di una variante di progetto rispetto all’autorizzazione 66/2012. Dagli elaborati progettuli, però, questa variante risulta identica a quella già assentita (e materialmente già realizzata) con l’autorizzazione 66/2012. Sembrerebbe, dunque, una variante che non varia un bel niente, che pare avere l’unico scopo di far apparire “sanato” il profilo paesaggistico, visto che nel frattempo, a lavori ampiamente conclusi, è stata pure rilasciata l’autorizzazione paesaggistica per la variante di progetto (autorizzazione paesaggistica n°1 del 9 gennaio 2013).
Lo strabiliante risultato finale è che i titoli abilitativi (edilizio e paesaggistico) si sono conformati ad una recinzione già da tempo realizzata in vistosa difformità da quanto autorizzato paesaggisticamente. La legge, ovviamente, prevede il contrario (i lavori si devono conformare a quanto autorizzato) e in caso di difformità si dovrebbero attivare le procedure sanzionatorie e poi quelle di sanatoria. Ma negli atti depositati al TAR, di procedimenti sanzionatori e di accertamento di conformità non vi è traccia. E dunque, cos’è successo in questo caso? Non si sa.
Un’ulteriore anomalia è rappresentata dal fatto che il Servizio Urbanistica del Comune di Sinnai (quello che ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica) continua a non rispondere a richieste di informazioni ambientali relativamente all’abbattimento di 7 alberi della viabilità pubblica lungo il perimetro del terreno ora recintato. Dietro sollecitazione di diversi soci, abbiamo chiesto, molto semplicemente, di sapere se tale taglio fosse autorizzato, ma dal Servizio Urbanistica nessuna risposta. Perché? Cosa blocca l’adempimento di un obbligo di legge, qual è quello di fornire le informazioni ambientali? Cercheremo di capire anche questo.
p.s. oltre al ricorso al TAR, è corso sia un procedimento presso il Tribunale Civile, attivato dal Comune di Maracalagonis per riacquisire il possesso dell’area e per ottenere l’annullamento degli atti di compravendita dei terreni in questione.
(Associazione Nuova Torre delle Stelle)