Il 22 gennaio 2015, presso gli spazi espositivi dell’EXMÀ di Cagliari, alle ore 19 inaugura la prima mostra e la prima tappa della rassegna d’arte contemporanea “Post Organico: The Day After” in collaborazione con il Consorzio Camù, progetto curato da Erica Olmetto e organizzato dall’Associazione DeheArt con ApgS (Associazione per il parco geominerario storico ambientale della Sardegna) e il Museo Geopunto di Iglesias. La rassegna continuerà il suo viaggio nel territorio del Sulcis Iglesiente e nel resto del territorio isolano ed extraisolano grazie alla collaborazione di Paola Corrias, direttore del Museo Geopunto di Iglesias.
Matteo Campulla, Federico Cozzucoli, Simone Giovagnorio, Alessandro Muscas: sono questi gli artisti protagonisti della mostra che affronteranno il tema dell’estinzione delle risorse naturali e la conseguente trasformazione del territorio, in primo luogo del Sulcis Iglesiente, area intensivamente sfruttata e trasformata dall’ingente attività mineraria, dal tempo dei Fenici fino agli anni Ottanta del Novecento.
Si tratta di una mostra che vede il continuo “scontro-incontro” dell’azione umana e natura che, spesso, produce nuove realtà, nuovi inizi e nuova vita. Il paesaggio si trasforma e prende nuova vita a causa o grazie all’impatto dell’uomo e della nuova tecnologia; i paesaggi si evolvono in deserti, la natura viene distrutta per dar spazio a lande desolate, case-container e fabbriche dismesse con ingranaggi ormai fuori uso.
Il richiamo al “Post Organico”, movimento artistico degli anni Ottanta, si basa su una fondamentale concezione di fusione della macchina, dettata dall’azione umana, con gli elementi organici propri della natura stessa. Ogni artista con il suo stile ci mostrerà, attraverso supporti fotografici e digitali, la dura lotta tra uomo e natura, la loro conseguente unione e il risultato del loro “accordo”.