Abbiamo voluto organizzare questa iniziativa per diversi motivi.
Crediamo che si possa essere cittadini consapevoli solo se si cerca di guardare e comprendere quello che avviene nel resto del mondo, e i recenti avvenimenti, il susseguirsi di emergenze umanitarie sono la prova che anche ciò che avviene molto lontano, ci riguarda e ha conseguenze nella nostra vita, chiudersi al mondo, oltre ad essere inutile rischia di renderci prigionieri (della disinformazione, della paura, e di chi le sfrutta per ottenere o mantenere il potere).
Nella zona in cui si trova il Kurdistan (Siria, Turchia, Iraq e Iran) c’è una situazione estremamente complessa che le omissioni e gli stravolgimenti che operano i mezzi di informazione rendono difficile da comprendere, proveremo grazie a testimonianze dirette ed informazioni attendibili a chiarire un po’ la situazione.
Mesi fa abbiamo assistito all’aggressione dell’ISIS contro i curdi, abbiamo ammirato la determinazione e l’efficacia con cui le milizie curde (pur con armi quasi ridicole rispetto a quelle di cui disponevano gli avversari) hanno resistito ed affrontato gli attacchi di una forza che è riuscita a mettere in difficoltà eserciti regolari e conquistare territori economicamente e strategicamente importanti.Siamo stati felici nell’assistere alla sconfitta dei macellai dell’Isis ad opera di un esercito di uomini e donne liberi per la maggior parte della stessa religione che l’Isis strumentalizza e stravolge per relegare le donne al di sotto degli uomini e giustificare la propria barbarie e le atrocità che commette.
Abbiamo vissuto con sofferenza l’ambiguità del nostro paese e dell’intero Occidente.
Cercheremo di conoscere e comprendere la lotta del popolo Curdo, perchè è una lotta che interessa tutti noi, la forza di resistere e di combattere è frutto di un grande spirito democratico e libertario, che per svilupparsi ha restituito alla donna un ruolo centrale e la dignità e l’importanza che gli spettano, un esempio che in molti casi spaventa più dell’Isis, il timore che questo esempio possa diffondersi è la probabile causa del massacro che la polizia e l’esercito turco stanno attuando contro i civili curdi (cittadini, amministratori, donne, bambini…)
Oltre a diffondere le informazioni sul Kurdistan che ci auguriamo possano contribuire alla costruzione di una consapevolezza sulle conseguenze delle azioni (e delle mancate azioni) del nostro paese e dell’occidente, vogliamo dimostrare la nostra vicinanza e dare un sostegno ed un aiuto concreto alla popolazione Curda, durante la serata, ci sarà una raccolta di fondi, che saranno destinati alla ricostruzione di Kobane, la città simbolo della resistenza curda, in particolare sarà finanziata la costruzione di una scuola intitolata ad Antonio Gramsci.
Programma
Ore 17,00 (presso il municipio)
– Incontro delegazione con sindaco e amministrazione comunale
Ore 18,30 (presso la biblioteca)
– Introduzione storico geografica su Kurdistan e popolo Kurdo
– Informazione sulla situazione e sui recenti avvenimenti
– ruolo e figura della donna nella cultura e nella resistenza Kurda
– Dibattito
Interverranno :Barbara Pusceddu, Sindaco di Sinnai
Nayera El Gamal, Movimento Donne Kurde
Paolo Zedda, Consigliere regionale e componente delegazione sarda in Kurdistan
Antonello Pabis, Presidente Asce e componente coordinamento reteitaliana di solidarietà con il Kurdistan
A seguire:
– Cena Curda
– Concerto: Mübin Dünen e Magic Carpet (Giancarlo Murranca, Marco Maxia e Angelica Turno)
Ci sarà una mostra fotografica di Roberto Edoardo Mulas sul viaggio della delegazione sarda in Kurdistan
Associazione Madiba