Una grande sfida per noi Cagliaritani quella di “Cagliari Capitale della Cultura”, una manifestazione di grande rilievo e importanza nel panorama culturale europeo.
Ma cos’è una Capitale della cultura? E quali sono i requisiti che una Capitale della Cultura deve acquisire?
La Capitale europea della Cultura è una città selezionata dall’Unione Europea che per un anno ha la possibilità di presentare e mostrare la propria cultura incrementando così la propria visibilità, turismo nel panorama europeo e così innovarsi; Questa manifestazione nasce nel 1985 e viene vista come mezzo e strumento per avvicinare le diversità e le differenti realtà europee.
La Capitale della Cultura per eccellenza verrà designata per le sue qualità e bellezze paesaggistiche e non solo, essa dovrà fornire un buon programma di lavoro e potenziamento della Capitale e dei suoi servizi e beni da realizzarsi nell’arco dell’anno di selezione di quest’ultima. Cagliari è infatti ad oggi impegnata in una serie di progetti innovativi sia a carattere culturale, innovativo e sociale non dimenticando il motto dell’Unione Europea “Uniti nella diversità”.
Per la nostra città è una grande occasione di rinnovamento culturale e incremento turistico che sfocerà senza dubbio in una rinascita anche dal lato economico.
Per il 2019 i Paesi selezionati sono l’Italia e la Bulgaria; Cagliari è stata selezionata dopo una scrematura di ben 21 città tra cui Genova, Lecce, Matera, Perugia-Assisi, Ravenna, Siena, Amalfi, Aosta, Bergamo, Pisa, Caserta, L’aquila, Mantova, Palermo, Ravenna, Siracusa, Taranto, Urbino e Venezia. Ad oggi le città Italiane rimaste sono Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna e Siena.
Ci stiamo preparando ad una città del futuro, una città integrata e sopratutto a misura di intercultura e cultura senza confini. Siamo pronti a tutto questo? Si. Perchè? Cagliari ha un forte bisogno di sperimentare e di cambiare, evolversi e diventare una forte attrazione per il turista più di quanto già non lo sia, avendo di per se un grande potenziale. Possiamo partire dal “reinventarci” pur lasciando le nostre preziose e tanto amate radici che ci legano a questa stupenda nostra terra, valorizzare perciò il nostro essere e la nostra cultura artistica, artisti emergenti e artisti che hanno scritto la nostra storia.