“Don Abis, ma è vero che deve andarsene in pensione”? Una, due, tre… persone che in questo periodo scorso riferivano questa “chiacchiera”. Un po’ ci gioco: sono già in pensione dalla scuola e, anche se è poco, anche come sacerdote da quando ho compiuto 68 anni. Qualche santo sacerdote diceva: i sacerdoti non sono mai in pensione, sono sempre in servizio, soprattutto per il sacramento della penitenza, della eucarestia e per la preghiera e, se possono, anche di altri servizi sacerdotali. E i parroci quando vanno in pensione? Ci sono parroci che hanno 75, 80, 85 anni e, se è in salute, anche novanta… Il codice della chiesa dice che il vescovi residenziali sono tenuti a chiedere le dimissioni dalla diocesi al compimento di 75 anni. La risposta la riceveranno dalla santa sede e può passare un anno, due, tre… o solo qualche settimana. I parroci, forse è meglio che a 75 anni, anch’essi si rendano disponibili al vescovo per essere messi a riposo dalla parrocchia o ricevere un altro incarico per continuare a servire la chiesa anche senza essere parroco. Don Abis, se Dio vuole, compirà 75 anni l’8 settembre del 2015, poi si vedrà. Se poi c’è qualcuno che diffonde notizie “ad arte” abbia ancora un po’ di pazienza, purtroppo i preti sono pochi, ma longevi e continuano il loro servizio anche se carichi di anni… I cristi fideles laici, cioè i fedeli, sono chiamati, in quanto battezzati, a essere più presenti e più disponibili alla missione della chiesa ed è bello che sostengano il parroco specie quando è anziano perché continui a svolgere il suo ministero fino alla fine.
Un vecchio parroco di San Sperate, di cui i parrocchiani desideravano il trasferimento, un giorno dall’altare annunciò “si fazzu sciri chi monsignori, m’at trasferiu: de Santu Sparau… a Santu Sparau”. Don Abis. (Estratto dal foglietto parrocchiale di Santa Barbara – ANNO XVIII – SETTIMANA N. 51 16 – 23 NOVEMBRE 2014)