Sant’Anna di Stazzema, 70 anni dopo, un Sardo racconta l’eccidio dei nazisti

Settant’anni sono passati dal terribile eccidio di Sant’Anna di Stazzema, uno dei crimini più efferati commesso dai Nazisti in territorio italiano: era il 12 agosto del 1944 quando tre reparti di SS salirono a Sant’Anna, in provincia di Lucca, mentre un quarto chiudeva ogni via di fuga, alla ricerca di quel paese di sfollati che faceva da raccordo tra la popolazione civile e i partigiani. I soldati tedeschi, accompagnati dai fascisti collaborazionisti che fecero da guide, circondarono il paese e trucidarono 560 persone in gran parte donne, bambini e anziani.. Tra i testimoni di questi tragici eventi c’era anche Ignazio Pinna, appena 14 anni, che dalla Sardegna aveva seguito in Toscana gli zii Nino e Ada, ed era stato testimone degli istanti precedenti e successivi al massacro. La storia di Ignazio, i suoi ricordi lucidissimi e precisi, la descrizione dei fatti di Stazzema è raccontata oggi da suo nipote, lo scrittore, Sinnaese d’adozione, Massimiliano Di Nicolantonio nel libro “All’ombra del nocciolo”, autoprodotto e distribuito da poche settimane nelle librerie di tutta Italia. “Quando sarai grande scriverai la storia di tuo nonno, me lo prometti?” era la domanda che Ignazio, ormai anziano, faceva al nipote Antonio che, bambino, ascoltava racconti e memorie a volte precisissimi, in alcuni tratti più nebulosi. Promessa mantenuta da Di Nicolantonio che dopo un minuzioso vaglio di fonti e documenti ha ricostruito la storia del nonno collocandola con esattezza in quei giorni dell’estate di settant’anni fa. Il racconto di Ignazio Pinna, che oggi ha 84 anni ed è uno dei pochi testimoni superstiti dei fatti di Stazzema, è un viaggio indietro nel tempo nella Toscana devastata dalla guerra, un percorso che porta un ragazzino di appena 14 anni a diventare adulto nell’arco di pochissimo tempo e a sfuggire solo per un caso al massacro. Il libro, scritto in forma romanzata ma non per questo meno fedele alla realtà storica dei fatti, rievoca uno dei più terribili istanti della presenza nazista in Italia. Per l’eccidio di Sant’Anna oggi sono stati condannati all’ergastolo dieci ex SS . In questi giorni inoltre il tribunale di Stoccarda ha deciso di aprire nuovamente il processo a carico di Gerard Sommer, oggi 93enne, all’epoca ufficiale della 16th SS Panzergrenadier Division e primo imputato per la strage.

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Articolo estratto dalla recensione di Francesca Mulas su sardegnapost.