Sos dal Comune di Sinnai che chiede alla Regione i fondi necessari per le povertà estreme. Le risorse sono attese dal due agosto, giorno in cui il Consiglio regionale le ha stanziate. Sono circa dieci milioni di euro i finanziamenti destinati ai Comuni sardi per il sostegno economico alle famiglie prive di reddito e in condizione di accertata povertà. Un problema grosso anche a Sinnai. «Sono circa 250 all’anno gli interventi che il nostro Comune – dice Massimo Leoni, assessore ai Servizi al cittadino e alla famiglia – effettua a favore di famiglie locali con un reddito pari o inferiore alla soglia di povertà. Sono circa 200mila euro all’anno le spese che sosteniamo per provare ad arginare il disagio puntando prevalentemente sul servizio civico e gli inserimenti lavorativi». A bussare in Municipio non sono soltanto i giovani che non hanno mai avuto un lavoro, ma anche tanti padri di famiglia che il lavoro l’hanno perso prima delle pensione. Spesso gli aiuti, saltuari, arrivano dalla parrocchia. Ma c’è la necessità di offrire una mano ai bisognosi soprattutto attraverso una occupazione. “In questi anni – aggiunge Leoni – siamo riusciti ad aiutare tanti cittadini con attività di pubblica utilità e riconoscendo loro un piccolo contributo per far fronte ai bisogni di prima necessità. Le risorse sono state ridotte purtroppo di un terzo. Di conseguenza, sarà particolarmente difficile raggiungere i livelli di aiuto degli anni scorsi. Il mancato arrivo dei fondi già stanziati dalla Regione non può che aggravare la disperazione di centinaia di famiglie residenti in paese”. (Unione Sarda)