Il primo cittadino Mario Fadda e 3 funzionari dell’ufficio tecnico, Andrea Masala, Carmine Mario Mei e Mario Etzi, secondo la Procura avrebbero truffato la Regione per un milione 300 mila euro nell’ambito dei lavori per il parco di Torre delle stelle.
Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e abuso d’ufficio. Sono le accuse contestate dai militari della Guardia di finanza, del Nucleo di polizia tributaria di Cagliari, al sindaco di Maracalagonis Mario Fadda e a tre funzionari dell’ufficio tecnico comunale, Andrea Masala, Carmine Mario Mei e Mario Etzi. I quattro, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbero truffato la Regione Sardegna per un milione e 300 mila euro.
I fatti sarebbero avvenuti tra il 2008 e il 2009, le indagini sono scattate alcuni mesi fa. Sindaco e funzionari avrebbero distratto una parte dei fondi messi a disposizione dalla Regione, nell’ambito del piano integrato d’area del 1999, pari a tre milioni di euro destinati ai lavori di sistemazione e ampliamento delle strutture del parco di Torre delle Stelle, per opere di urbanizzazione non previste dal progetto come la pavimentazione della viabilità vicina al parco e nuovi allacci sia della rete idrica che dell’illuminazione.
Secondo quanto accertato dai militari della Guardia di finanza, coordinati dal sostituto procuratore Giangiacomo Pilia titolare dell’inchiesta, il primo cittadino e i tre funzionari dell’ufficio tecnico comunale, tra i quali Mario Etzi responsabile del procedimento amministrativo relativo all’appalto per i lavori del parco, avrebbero presentato falsi documenti che attestavano la proprietà comunale dei terreni all’interno dei quali si sarebbero dovuti effettuare i lavori, ottenendo in questo modo i finanziamenti, una parte dei quali pari a circa 1,3 milioni di euro – sono stati utilizzati per altri scopi.
Dagli accertamenti è emerso anche che sarebbe stato affidato arbitrariamente l’incarico per la progettazione dell’opera a un architetto privo dei requisiti di legge. Inoltre l’opera sarebbe stata frazionata in modo da abbattere la soglia degli importi previsti dalla normativa pubblica per evitare il regolare espletamento della gara d’appalto.
Fonte: Cagliaripad