A non tutti piace pulire ogni giorno la propria abitazione, spesso non si ha il tempo o la voglia per farlo. Per questo negli ultimi anni sono sempre più diffusi i robot aspirapolvere che puliscono “da soli” anche quando in casa non c’è nessuno.
I primi modelli di questi dispositivi non erano tanto affidabili e sbattevano un po’ ovunque, incastrandosi nei posti più impensabili con un risultato sulla pulizia non soddisfacente.
Ora grazie alle moderne tecnologie, questi dispositivi sono sicuramente più affidabili, riescono a scansionare la casa, e agiscono dove è necessario. Diversi modelli si possono programmare con la mappa intelligente della propria abitazione.
Le mappe si possono creare in autonomia sin dal primo utilizzo del robot che andrà a riconoscere ogni punto della casa e capire quali punti hanno bisogno di maggior pulizia. Memorizzano i vari spostamenti e forniscono report sui punti più sporchi. Si possono poi personalizzare le mappe, definendo nel dettaglio le stanze e zone da pulire.
È possibile gestire questi robot anche grazie ad app specifiche sul proprio smartphone oppure con comandi vocali in domotica, grazie agli assistenti vocali smart speaker come Google home o Alexa Amazon Echo che si possono interfacciare con quasi tutti i nuovi robot aspirapolvere.
I robot sono pensati soprattutto per chi resta molto tempo fuori casa per lavoro, oppure chi passa parecchie ore davanti al pc per lavorare in smart working ed ha bisogno di avere la casa e l’ambiente di lavoro sempre pulito ed igienizzato.
Un robot non può essere paragonato al 100% ad un aiutante umano alle pulizie ma è un valido alleato che riesce a svolgere un lavoro importante ad un costo decisamente diverso.