Giochi: perché il venerdì 13 porta sfortuna nella tradizione europeo e anglosassone

sfortuna

Il concetto di Venerdì 13 per tradizione non appartiene al nostro Paese. Tuttavia in tempi recenti, questo tipo di immaginario, di stampo tipicamente anglosassone, sta prendendo sempre più piede anche in Italia, un po’ sulla falsariga dei festeggiamenti recenti di Halloween. Sono però concetti e tradizioni che si discostano in particolare dal nostro Paese, che fa eccezione rispetto a buona parte del mondo. In questo articolo scopriamo come è nata la tradizione del venerdì 13 che porta male, così tanto da ispirare anche una nota saga cinematografica, che prendendo spunto proprio dall’idea del film Halloween, del cineasta statunitense John Carpenter, sviluppa un personaggio e una storia piuttosto simile, con protagonista lo spaventoso Jason Voorhees.

Nella mitologia nordica il 13 corrisponde alla divinità nefasta di Loki, personaggio che abbiamo imparato a conoscere anche grazie alla saga Marvel di Thor, ma che ha una ricca e lunga tradizione legata ai miti norreni e scandinavi. Tuttavia senza per forza allontanarci troppo dalla cultura mediterranea, scopriamo come anche per gli astronomi assiro-babilonesi, il 13 fosse un numero scomodo, in quanto non perfetto come il divisibile 12. Oggi questo tipo di concetto sta alla base degli appassionati di numerologia, che studiano e argomentano nei loro simposi il significato che trascende dietro ogni numero. Anche la mitologia e la storia greca hanno degli episodi che dimostrano come il numero 13 sia infausto: secondo lo storico Diodoro Siculo, il re Filippo il macedone, padre di Alessandro Magno, venne assassinato subito dopo aver posto una statua che lo raffigurava assieme alle 12 divinità dell’Olimpo.

Gli dei in pratica non accettarono questo sgarbo e il regnante ebbe la sua morte per mano di una delle sue guardie del corpo. Dall’antica civiltà greca è facile passare alla proverbiale Ultima Cena, dove Giuda Iscariota, tradì Gesù Cristo. Giuda era il 13esimo ed è il venerdì santo il giorno che diede la morte al Cristo. Da qui si può passare a fatti che riguardano la storia vera e propria, come il crack economico causato dal primo crollo della borsa valori, che avvenne nel 1869, proprio di venerdì 13. Stessa data anche per la storia dell’ordine dei Templari, a cui si accosta la data di venerdì 13 ottobre 1307, quando questi cavalieri vennero arrestati, torturati e costretti ad ammettere di essere colpevoli di eresia.

Il 13 e il gioco d’azzardo

Da questo contesto fa eccezione però l’Italia, dove il numero 13 è fortunato e accostato per tradizione, più o meno recente, alle vincite milionarie. Se vogliamo anche i latini stessi si discostano dal concetto di venerdì 13, visto che nella loro tradizione il giorno nefasto era il martedì, legato appunto al dio della guerra, Marte. Nel mondo del gioco dei casino live il 13 può essere accostato sia alla sfortuna che alla fortuna ad esempio qui il tipico modo di vedere la questione sotto il profilo del gioco d’azzardo. Per completare il concetto numerologico, bisogna infine ammette che anche l’Italia, Paese molto legato specialmente a sud alle sue tradizioni e superstizioni, ha sempre associato il numero 17 a eventi nefasti e da scongiurare. Anche in questo caso furono i latini a lanciare questo tormentone, visto che scrivere VIXI significava “Vissi” con VIXI che rappresenta uno dei possibili anagrammi del numero romano 17, XVII. Di questi fatti purtroppo si sono persi i riferimenti storici, ma resta la tradizione che lega in tutto il mondo il numero 13 alla sfortuna, con la sola eccezione del nostro Paese.