Calcio, tutte le mosse di mercato del Cagliari

Per chi non può fregiarsi di disponibilità economiche e di tifosi in quantità ingenti come le classiche big, lottare nel campionato italiano rappresenta un’impresa assai ardua. Per molte squadre l’obiettivo principale è rappresentato dalla semplice salvezza, in quanto nonostante l’introduzione della Conference League che garantisce l’Europa anche alle settime classificate spingersi fino alla prima metà della graduatoria sembra quasi un miraggio. Lo sa bene anche il Cagliari, che dopo il nono posto in Serie A del 2009 non è più riuscito ad arrivare tanto in alto, passando per un paio di volte anche per la cadetteria. In ogni caso, le dinamiche di mercato coinvolgono volentieri sia le società più quotate sia quelle meno attrezzate e in estate i sardi hanno compiuto diversi sforzi per rimpolpare la rosa e mettere a disposizione di Claudio Ranieri un organico più competitivo.

Purtroppo i risultati non sono stati molto soddisfacenti. Secondo le quote sulle partite di Serie A i rossoblù faticano spesso a godere del favore dei pronostici e già da qualche settimana si sono arresi all’idea di dover stringere i denti fino alla fine per riuscire a guadagnarsi la salvezza. E dire che le operazioni in entrata e in uscita non sono state affatto poche quest’estate. Nereo Bonato aveva deciso di puntellare la squadra in tutti i reparti, tanto da registrare a settembre un saldo negativo con 21 milioni di euro spesi per gli acquisti e circa 12 ricavati dalle cessioni.

In porta era arrivato Simone Scuffet, vecchia promessa dell’Udinese, preso a titolo definitivo dal Cluj. Nel 2014 Scuffet salì agli onori della cronaca per aver rifiutato l’Atletico Madrid e da allora la sua carriera è stata un continuo saliscendi, ma in Sardegna ha saputo ritagliarsi uno spazio importante finora, superando rapidamente Boris Radunovic nelle gerarchie. La difesa ha visto invece gli ingressi di Tommaso Augello dalla Sampdoria, di Pantelis Hatzidiakos dall’AZ e di Mateusz Wieteska dal Clermont Foot, tutti a titolo definitivo.

Qualche nome interessante si è visto anche a centrocampo, a partire da Jakub Jankto, prelevato dal Getafe. In prestito con diritto di riscatto e controriscatto è giunto invece dall’Inter Gaetano Oristanio, mentre Matteo Prati è stato preso dalla SPAL e Ibrahim Sulemana dal Verona. I colpi più altisonanti hanno riguardato come prevedibile l’attacco, con gli arrivi di Andrea Petagna ed Eldor Shomurodov, entrambi in prestito con diritto di riscatto, rispettivamente dal Monza e dalla Roma. Via Giorgio Altare, ceduto in prestito con diritto di riscatto al Venezia, oltre che Nik Prelec, girato in prestito al WSG Swarovski Tirol, mentre Antonio Barreca è stato venduto alla Sampdoria.

Nonostante una situazione di classifica piuttosto complicata, che vede il Cagliari continuamente in bilico tra la zona retrocessione e il quartultimo posto, la società non ha compiuto grandi operazioni nel corso della finestra di mercato invernale. La rosa ha accolto Yerry Mina dalla Fiorentina e Gianluca Gaetano in prestito dal Napoli, ma per il resto ci si è mossi solo in uscita. Elio Capradossi e Gaston Pereiro, che non avevano collezionato nessuna presenza in campionato, non fanno più parte della rosa attuale. Il primo ha rescisso direttamente il proprio contratto, il secondo è stato mandato in prestito alla Ternana. Edoardo Goldaniga è stato ceduto al Como, Jacopo Desogus è stato girato in prestito al Gubbio. Per diversi giorni si è parlato del possibile arrivo di Daniele Verde, esterno d’attacco in forze allo Spezia, ma alla fine non se n’è fatto nulla. Da qui in avanti il Cagliari sarà costretto a raccogliere le proprie forze facendo affidamento solo su quelle per sperare di rimanere ancora in Serie A.