Bip Mobile chiusa, Tiscali Mobile riconoscerà il credito residuo come Bonus

Arriva qualche buona notizia per i 220mila clienti di Bip Mobile, l’operatore mobile virtuale che ha interrotto il servizio alla fine dell’anno. Dopo 3 Italia,anche Tiscali annuncia l’intenzione di riconoscere il credito residuo, ma sotto forma di bonus, agli “orfani” di Bip Mobile che decidano di trasferire il proprio numero. E qualche spiraglio di apertura arriva anche da Wind, mentre i colossi Telecom e Vodafone non lo riconosceranno. Se la procedura di portabilità del numero è stata agevolata dall’Agcom, che ha imposto a Bip Mobile di aumentare i trasferimenti giornalieri da 500 a 15mila, il tema che resta sul tavolo è infatti quello del credito residuo: l’operatore ‘donating’, in questo caso Bip Mobile, ha infatti l’obbligo di trasferire a quello ‘recipient’ il credito telefonico già pagato e non ancora utilizzato dal cliente. Il ‘recipient’, poi, è ovviamente tenuto a girarlo al suo nuovo cliente. In questo caso, tuttavia, c’è il fondato rischio che Bip Mobile non trasferisca la somma e quindi i recipient non possono ‘girarlà al consumatore. L’unica possibilità di sfruttare il servizio per il quale hanno già pagato, per i clienti di Bip Mobile, è dunque quella che i recipient offrano il credito (non in contanti, ma solo sotto forma di traffico telefonico) ai nuovi arrivati. È quello che nei giorni scorsi ha promesso 3 Italia (fino a 100 euro) e che adesso assicura anche Tiscali, che riconoscerà il credito residuo sotto forma di bonus ad ogni cliente Bip Mobile che sottoscriverà una qualsiasi offerta in Mobile Number Portability, fino a un massimo di 60 euro. Il Credito verrà erogato in tranche mensili. Una certa disponibilità emerge anche da Wind: dalla società sottolineano infatti che «la prestazione di trasferimento del credito residuo è bloccata in considerazione della situazione di insolvenza di Bip. Tuttavia, al fine di minimizzare il disagio per i clienti, Wind sta valutando mirate azioni promozionali da mettere in campo». Cassa chiusa, invece, da parte di Telecom Italia, che dice di «non poter accogliere le eventuali richieste di trasferimento del credito», e da parte di Vodafone.