Cagliari diventa Capitale della Cultura Italiana del 2015; è stata approvata lo scorso 12 Dicembre dal ministro dei beni culturali, la delibera che da il via al Procedimento che incoronerà Cagliari, Capitale della Cultura Italiana insieme alle altre città finaliste tra cui Lecce, Ravenna, Perugia-Assisi e Siena; si aprirà invece dal 2016 la nomina di una città per ogni anno, le modalità di designazione sono riportate nel decreto ministeriale firmato e approvato da Dario Franceschini del 12 Dicembre 2014. Il 3 Dicembre in occasione del BTO di Firenze (Buy tourism online) le città finaliste si sono incontrate e hanno raccontato così le loro esperienze durante la candidatura. Per il gruppo di lavoro Cagliari-Sardegna 2019 Anna Maria Montaldo (direttrice dei Musei Civici di Cagliari), insieme a Paolo Verri (Direttore Matera 2019), Pierluigi Sacco (Direttore Siena 2019), Loredana De Luca (Direttrice Perugia 2019), Nadia Carboni (Project Leader Ravenna 2019), Filippo De Matteis (Marketing Manager Skyscanner Italia). Il raffronto avvenuto ha avuto senza dubbio esiti positivi, in quanto durante l’incontro è stato possibile confrontare le diverse strategie e progetti messi in atto durante la candidatura, i molteplici errori commessi e punti deboli che hanno portato così alla vittoria Matera. Si ritengono comunque soddisfatti di questo traguardo il sindaco Paolo Zedda, l’assessore alla cultura Enrica Puggioni, e il presidente della commissione Francesco Ghirra: «Ciò che conta per noi è sempre stato il lascito alla città nell’obiettivo di mettere il cittadino al centro» ha detto a Cagliarioggi il consigliere di Sel «Non abbiamo lavorato per i fuochi d’artificio della vittoria finale, ma per lasciare a Cagliari qualcosa di tangibile e duraturo. Il progetto era ed è solido e concreto e il Ministro Franceschini ci ha dato il giusto riconoscimento».
Saranno in grado di sfruttare al meglio questa seconda opportunità?
Cagliari aveva tutte le carte in regola per essere Capitale della Cultura 2019; d’altronde quale altra isola può vantare, non un dialetto, ma una vera lingua? Ciò che noi gustiamo ogni giorno nella nostra terra è un tesoro che spesso non sappiamo valorizzare e sfruttare. Che dire nelle nostre tradizioni millenarie? La carta vincente di una buona Capitale della Cultura Europea è senza dubbio un pizzico di conoscenza e orgoglio!