L’Europa League ha dato i suoi verdetti definitivi, almeno per quel che riguarda l’esito delle due semifinali. La Juventus getta la spugna, per merito del Siviglia e della sua rimonta ai supplementari, mentre il muro della Roma regge contro il Leverkusen. In altre parole, la finale la giocheranno proprio i capitolini e gli spagnoli, e sarà sicuramente una partita densa di emozioni. Ecco un piccolo approfondimento sugli esiti appena anticipati.
Roma in finale: se la giocherà con il Siviglia
La Roma di Mourinho è riuscita a collezionare un altro piccolo miracolo, dopo la vittoria in Conference League dello scorso anno. La finale guadagnata ai danni del Bayer Leverkusen, infatti, ha un sapore speciale: il sapore di chi sta per tornare grande, nonostante tutte le difficoltà vissute dai giallorossi quest’anno, e nonostante il piazzamento Champions in campionato sia lontano.
Ma la Roma ha comunque guadagnato la possibilità di alzare una coppa prestigiosa, anche se le quote vincente Europa League non la davano fra le favoritissime del torneo. Poco male, perché la barriera opposta ai tedeschi ha tenuto, consentendo ai giallorossi di difendere l’1-0 conquistato nella semifinale d’andata, e chiudendo con un prezioso 0-0 quella di ritorno. Una Roma pratica e sintetica, che dimostra ancora una volta le capacità strategiche dello Special One in panchina.
Occhio, però, ad esultare anzitempo. Il Siviglia è un avversario particolarmente scomodo, forse più della Juve, per via della sua incredibile esperienza in Europa League. La squadra spagnola, infatti, l’ha alzata al cielo addirittura 6 volte, quindi sa decisamente come si vince questa competizione. Inoltre, ha una rosa piuttosto forte, che include qualche vecchia conoscenza del calcio italiano, di cui un ex giallorosso: Erik Lamela.
Stop Juve: i bianconeri rimontati dagli spagnoli
La stagione della Juve continua a collezionare alti e bassi, e questo è sicuramente uno dei capitoli che brucia di più. I bianconeri non sono riusciti a capitalizzare le occasioni, facendosi rimontare dagli spagnoli, fino a perderla durante i tempi supplementari. Il vantaggio iniziale di Vlahovic sembrava aver messo in discesa la partita, ma poi il pareggio di Suso ha rimesso tutto in parità. La Juve, a quel punto, si è fatta infilare nuovamente dal Siviglia, per mano dell’ex giallorosso Lamela.
A nulla è servito il vantaggio numerico conquistato nel finale per via dell’espulsione di Acuna: i bianconeri, infatti, non sono riusciti a segnare quel gol che avrebbe quantomeno concesso la lotteria dei rigori. La partita è stata comunque condotta sul filo del rasoio, con una sostanziale parità nelle forze in campo. Se non fosse stato per i miracoli dei due portieri, avremmo potuto assistere ad una pioggia di gol.
Il secondo tempo è stato molto particolare, con il Siviglia padrone del gioco, ma con la Juve velenosa con le sue ripartenze in contropiede. Poteva andare diversamente? Sì, di sicuro, ma in Europa fanno la differenza i dettagli. Così, dopo i gol sbagliati da Chiesa e da Vlahovic, ci ha pensato il Siviglia a segnare il definitivo 2-1, che le consentirà di giocarsi la finale contro un’altra italiana.