Quali riforme per gli enti locali? Le risposte nel convegno a Sinnai

Venerdi 5 Ottobre si è svolta, presso la pinacoteca comunale, la contestata conferenza sulla Riforma delle autonomie locali, realizzata dagli ex DS dell’attuale PD Sinnaese. Si denota immediatamente l’assenza di alcuni relatori, in particolare del Presidente del gruppo del consiglio regionale Giampaolo Diana e del Presidente dell’Anci Cristiano Erriu oltre che di tutta la maggioranza della giunta Pusceddu. Il dibattito è stato introdotto e moderato da Ignazio Pau il quale sottolinea l’importanza di questo convegno per poter coinvolgere maggiormente la cittadinanza sinnaese su tematiche politiche di così rilevante interesse. Segue Massimo Pusceddu, Consigliere Provinciale di Cagliari del Partito Democratico nonché relatore della conferenza, che pone all’attenzione degli ascoltatori la necessità di approvare una riforma che renda più snelle le istituzioni e più aderenti alle esigenze dei cittadini, non favorevole alla cancellazione delle province che a suo parere comporterebbe invece un aumento della spesa pubblica. Interviene successivamente Maria Barbara Pusceddu, sindaco di Sinnai, che sottolinea l’importanza della collaborazione di tutte le forze politiche alla futura organizzazione di simili dibattiti, anche lei come Massimo Pusceddu si dichiara contraria alla totale cancellazione delle province, in quanto è comunque fondamentale la presenza di un ente intermedio tra la Regione e il Comune, ritiene inoltre che la Regione sia incapace di fare un’adeguata programmazione europea. Vari i rappresentanti delle forze politiche sinnaesi, tra questi annoveriamo: Sandro Serreli, ex Sindaco e attuale consigliere provinciale di Cagliari del partito di SEL, che evidenzia la rilevanza di una riforma che parta dal basso e che interessi tutto il sistema degli enti locali. Massimiliano Mallocci, segretario cittadino e capogruppo consiliare di SEL che garantisce la sua presenza ad ogni futuro dibattito nel quale si analizzino questioni di rilevante interesse per la cittadinanza. “Finalmente si fa politica e fa piacere che questo evento provenga dal PD si Sinnai” queste le dichiarazioni di Gianni Falqui, membro del direttivo dell’associazione politico-culturale Partecipazione Democratica oltre che ex assessore ai lavori pubblici di Sinnai, continua il suo intervento ponendo in risalto l’importanza del risultato del Referendum per l’abolizione delle cosiddette nuove province che costituisce un punto fermo dalla quale è impossibile prescindere, mentre per l’eliminazione delle province storiche occorre riflettere. Paolo Zedda, capogruppo consiliare dei Rossomori “La gente ha bisogno di risposte semplici, immediate e facilmente individuabili, è inoltre necessario un ricambio della classe politica”
Giulio Lobina, capogruppo consiliare di Sinnai e segretario provinciale di Cagliari IDV, che invece sostiene la necessità di un rinnovo generale che parta anche all’interno dei partiti, unico rappresentante politico presente al dibattito il quale si dichiara favorevole all’eliminazione totale delle province per poter tagliare notevolmente i costi della politica. Brillante l’intervento del sindaco di Villasimius Salvatore Sanna “Occorre riprendere il ragionamento dell’idea di Sardegna che vogliamo,la nostra unica speranza è l’altissima qualità ambientale e la biodiversità culturale, paesaggistica, antropologica che ci caratterizza. Bisogna creare un progetto di sviluppo dell’Isola attuato attraverso serie politiche di sviluppo locale, che trasferisca i poteri ai vari enti locali e attribuisca alla Regione un ruolo di regia” Dibattito interessante che tuttavia lascia alcuni quesiti in sospeso in particolare: Come verrà posto in essere il riordino del sistema delle autonomie locali?
Visto che le province non verranno totalmente eliminate, ma ci sarà una redifinizione della loro mappa, quali saranno le loro effettive funzioni?
Ci sarà effettivamente un accorpamento dei piccoli comuni?
Sarebbe opportuno per i prossimi incontri, per qualsiasi tematica venga trattata, la presenza di almeno un docente universitario che esponga in maniera dettagliata quelli che sono i punti nodali della questione.

Laura Mereu (Redazione Radio Fusion)