Radio Press è Morta, dopo mesi di agonia il tribunale dichiara il fallimento

L’agonia di Radio Press è finita. Nei mesi scorsi vi avevamo parlato della forte crisi dell’emittente, dal passaggio del programma di punta “Buongiorno Cagliari” ad altre radio locali, alla cessione della frequenza 88.7 a Radio Iglesias. Da più di sei mesi la ”storica” emittente, fondata 17 anni fa da un gruppo di giornalisti cagliaritani, aveva sospeso le trasmissioni lasciando a casa sei professionisti (due contrattualizzati ed altri quattro collaboratori fissi). Oggi Radio Press è ufficialmente Morta, non sarà più possibile “ascoltare la tua città”. In data 30 maggio, il tribunale di Cagliari ha dichiarato, infatti, il fallimento della Deltamedia srl, editrice dell’emittente cagliaritana Radio Press. L’Associazione della stampa sarda, ha dichiarato: “piena solidarietà ai colleghi coinvolti, denuncia ancora una volta lo stato di crisi dell’emittenza privata in Sardegna. E’ un settore che attraversa una congiuntura negativa straordinaria che rischia di avere conseguenze devastanti sull’occupazione, con la conseguente pesante riduzione degli spazi dell’informazione locale. Il fallimento di Radio Press, in particolare, crea un vuoto informativo. L’emittente si era segnalata, infatti, per una proposta di format innovativi e per un impegno non comune. Oltre alle edizioni quotidiane del radiogiornale si ricordano le ‘dirette’ su eventi straordinari per la città di Cagliari e per la Regione, le trasmissioni in sardo, i programmi a più voci con la Corsica, il programma del mattino ‘Buongiorno Cagliari’, il cui successo continua in un’altra emittente”. Radio Press è stata una straordinaria esperienza di informazione locale radiofonica. Il racconto di quel che è stato l’inizio della radio, quando andò in onda il primo notiziario in diretta il 3 gennaio del 1996, sino all’agonia è disponibile sul blog di Vito Biolchini, voce per anni della radio e direttore dal 2006. Ora nel mondo della Radiofonia locale ci si chiede che fine farà la frequenza 93.5 che irradiava il Segnale dal Monte Serpeddì, un segnale molto desiderato da numerose emittenti locali e non solo.