Sardegna: è febbre da slot machine

 

In Sardegna il gioco d’azzardo piace: un dato di fatto.

Un primato poco invidiabile: la Sardegna è il territorio italiano dove le slot machine sono presenti ovunque, una diffusione veramente massiccia in tutta la regione, non solo  i sardi spendono in totale nel gioco d’azzardo circa 1,5 miliardi di euro. In  Sardegna  ci sono  22 locali autorizzati a installare gli apparecchi ogni 10 mila abitanti. I dati sono stati resi noti lo scorso febbraio durante un convegno  “Io non mi azzardo e tu?”  tenutosi a Cagliari promosso dal gruppo consiliare Pd.

Accanto all’azzardo  ormai è noto c’ è la patologia: la ludopatia ed il GAP sembra che siano una vera e propria piaga sociale tanto è vero che persino il bilancio della sanità ne ha risentito.

Servono dure prese di posizione: se da un lato lo Stato ottiene un buon numero di risorse economiche dall’azzardo dall’altro i cittadini si ammalano causando ulteriori spese.

I comuni hanno iniziato anche in Sardegna a stabilire norme restrittive a Cagliari ad esempio le Sale da gioco  devono essere chiuse dalle 12 alle 18, la sanzione pecuniaria per il trasgressore è di   500 euro oltre che la  chiusura del locale per una settimana. Pugno duro quello di Massimo Zedda  che non fa un passo indietro e stabilisce con ordinanza sindacale di  fissare gli orari per l’apertura delle sale da gioco: dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, tutti i giorni compresi i festivi. Stessa cosa è operativa anche nei bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, esercizi commerciali, ricevitorie lotto, agenzie di scommesse, sale bingo, sale biliardo e sale bowling  se ospitano  slot machine o comunque macchinette o altri apparecchi capaci di somministrare vincite in genao.

In alcuni locali poi e macchinette   potranno restare accese solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23.

Ma a Cagliari un po’ come in altre località di Italia non sarò possibile aprile le macchinette se esse non distano almeno 500 metri da scuole, ospedali e edifici di culto.

Anche Sassari non è da meno di Cagliari.

La giunta capitanata da Nicola Sanna infatti ha non solo creato un regolamento da rispettare, simile a quello di tante altre città italiane ma ha persino generato una sorta di premialità economica per le realtà che non installano slot machine o che se presenti le eliminano.

I sindaci sardi sono molto attivi contro il gioco d’azzardo fisico ma nulla possono per ora contro il gioco digitale ed in Sardegna in rete i cittadini sono sempre presenti ed infatti è sempre più gradito il bonus unibet come funziona. Un buono che rende possibile provare il potente casinò online.