Un gruppo di ricercatori e studiosi della University of California San Francisco ha da poco sperimentato un nuovo videogame che sembrerebbe in grado di allenare e migliorare la nostra memoria a breve termine. Il nome del progetto prende il nome di “Rhythmicity” e ha visto l’eccezionale collaborazione di Mickey Hart, ex batterista della band Grateful Dead. Come funziona? E quali sono i risultati rilevati dall’esperimento dei ricercatori?
Come funziona Rhythmicity?
Può un videogioco avere dei benefici terapeutici sulla memoria a breve termine? Intorno a questo interrogativo un team di ricercatori californiani ha deciso di realizzare un esperimento davvero singolare, dando vita a un videogioco musicale che è stato sottoposto a uomini e donne adulti tra i 60 e i 79 anni. Rhythmicity – questo il nome del progetto – è sostanzialmente un gioco musicale con un funzionamento davvero semplice.
Sullo schermo di un tablet vengono forniti alcuni indizi visivi al giocatore, il quale dovrà creare un pattern di percussioni prestabilito da memorizzare. La modalità di gioco ricorda, insomma, videogame musicali alla stregua di Guitar Hero, o dei moltissimi giochi di slot machine che è possibile trovare su casinò online come NetBet.
I risultati dell’esperimento
Comincia l’era dei videogiochi terapeutici?
Rhythmicity permette di fare un ulteriore passo in avanti, e consente di concepire la realizzazione di prodotti che potrebbero eventualmente fungere da supporto per persone anziane o per soggetti che presentano un certo tipo di difficoltà nell’utilizzo del linguaggio o della memoria. Sarà possibile, in futuro, vedere pazienti nelle corsie di ospedale allenare le proprie attività cerebrali con tablet e con giochini come Rhythmicity? Purtroppo è difficile immaginare una prospettiva del genere al momento, quel che è certo è che con il tempo il ruolo dei videogiochi si presterà sempre più a molteplici ed inaspettate funzioni.