Il 27-28 Ottobre Monumenti aperti 2012 a Sinnai

Riscoprire … tracce, segni, testimonianze del passato. Riappropriarsi delle proprie tradizioni civili e religiose per rafforzare l’identità collettiva, il senso di appartenenza alla propria comunità, stimolare nelle giovani generazioni la conoscenza della propria storia. Queste le motivazioni che hanno ispirato Monumenti Aperti una Manifestazione nata nel 1997 a Cagliari per iniziativa dell’associazionismo civile e culturale e dell’Amministrazione Civica. Animata da gruppi, associazioni e scuole che accolgono i visitatori e guidano alla scoperta dei beni archeologici, storico – artistici e ambientali del proprio centro, Monumenti Aperti rappresenta uno straordinario appuntamento di civile e comunitario impegno per la salvaguardia del nostro patrimonio ambientale, culturale e artistico. Assieme a Bosa e Olbia, Il Calendario di Monumenti Aperti 2012 fa tappa a Sinnai il 27 e 28 Ottobre 2012. Sarà possibile visitare: Casa Anedda, Casa Zedda, La Chiesa di Santa Barbara, La Chiesetta di Santa Vittoria, Il vecchio Municipio – Archivio storico e Biblioteca Comunale, La chiesetta dei santi Cosma e Damiano, La Pineta di Sinnai e la Casermetta Sa Pira, il Museo e il teatro Civico.

Questo il programma completo con tutti gli orari per visitare i monumenti di Sinnai.

Chiesa Santa Barbara – Piazza Santa Barbara

La parrocchiale di Santa Barbara è l’esito dei molti interventi sopraggiunti attraverso i secoli di vita del monumento. L’impianto originario si inquadra nei tipi del Tardogotico sardo-catalano databile alla metà del XVI secolo e aveva una planimetria che si sviluppava su un’unica navata coperta da una volta a sesto acuto, con sei sottarchi e contrafforti laterali tra i quali successivamente si aprirono le cappelle. Notizie indirette, risalenti al 1591, confermano l’esistenza di una torre campanaria, e quindi di un campanile, del quale in un altro documento del 1616 vengono descritte le precarie condizioni. Attualmente la pianta dell’edificio è a croce con due bracci di diversa lunghezza. Il primo transetto risale ad un momento vicino alla fondazione tardogotica, mentre la data di completamento del secondo, l’anno 1641, è attestata da un’iscrizione incisa sul tamburo della cupola che si innalza all’incrocio con il braccio del coro. Le cappelle risalgono a fabbriche diverse: la prima a destra, sotto il campanile, è presumibilmente dell’ultimo quarto del XVI sec.; la seconda e la quarta delle cappelle a destra e la sesta a sinistra si riconducono al XVII sec., mentre la prima cappella a sinistra è del 1870, così come il campanile ricostruito a pianta quadrata nello stesso anno. Le altre cappelle sono tutte del XVIII sec. La facciata è di stile neoclassico e venne rivestita di travertino nel 1962 insieme a parte del campanile; nella stessa occasione fu posta nel frontone la statua di Santa Barbara. All’interno della chiesa, nell’altare maggiore, è posta la statua della Santa Patrona realizzata in legno policromato e con dorature, espressione di scuola spagnola del XVI sec. Altre opere di grande pregio artistico sono l’altare ligneo del ‘600 detto “del Santo Cristo” e l’altare dell’Assunta risalente al XVIII sec. Nella sacrestia è stata allestito un piccolo museo d’arte nel quale sono conservati alcuni dipinti ad olio su tela fra i quali sono degne di nota alcune opere dello Scaletta (incoronazione della Vergine; San Michele Arcangelo; martirio dei Santi Cosma e Damiano; martirio e miracolo di Santa Barbara; natività di Gesù; natività della Vergine). Il dipinto dei Sette Arcangeli, risalente al 1781, è di Francesco Massa e infine un “San Sebastiano”, databile al 1500, è in realtà l’unica parte conservata di un quadro che doveva essere più articolato.

Orario visita: sabato dalle ore 15.00 alle ore 18.30 e domenica dalle ore 16.00 alle ore 18.45.


Chiesetta Santa Vittoria – Piazza Santa Vittoria.

Costruita quando la più antica chiesa de Santu Sadorru venne giudicata ormai inagibile, l’antichità della chiesetta di Santa Vittoria è confermata da un documento dei monaci Vittorini del 1149. Venne intitolata ad una martire che la tradizione agiografica voleva martirizzata proprio sui monti di Sinnai. L’edificio originario era di stile romanico con la pianta a tre navate, ma in seguito ad un gravissimo crollo, subito nel 1850 a causa di un fulmine, fu interamente ricostruito nell’aspetto attuale. Rimane testimonianza delle fasi più antiche solo nei muri absidali. All’interno della chiesetta, insieme al cocchio con il quale la statua di Santa Vittoria veniva portata in processione, è possibile ammirare un antico retablo dove sono ritratti San Giovanni, San Giacomo Apostolo, l’Addolorata, l’Annunziata, Santa Vittoria, la Vergine col Bambino e l’Arcangelo Michele.

Orario visita: domenica dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00.

Il vecchio Municipio – Archivio storico e Biblioteca Comunale – Via Roma

Il vecchio palazzo municipale venne costruito nel 1860 nel centro storico del paese, in posizione prospiciente alla strada principale che lo attraversa. Dopo il restauro è stato restituito alla comunità con la nuova funzione di Biblioteca Comunale e Archivio Storico. Nella sezione archivistica sono custoditi importanti documenti e atti che permettono di ricostruire alcuni aspetti della quotidianità a Sinnai attraverso i secoli a partire dal XVIII sec. Particolarmente interessanti sono per esempio gli atti notarili del 1700 e quei documenti che attestano il passaggio, nella lingua burocratica, dallo spagnolo all’italiano. I documenti, gli avvisi e le delibere, riordinati e catalogati a partire dall’ottocento fino al termine del ventennio fascista testimoniano i piccoli eventi di un centro a vocazione prettamente agricola, nel quadro della “grande” storia. In occasione di Sinnai Monumenti Aperti i visitatori potranno apprezzare la mostra documentaria sui 150 anni dall’edificazione della casa comunale Mentre si costruiva l’Italia. Dalla piazza… alla Casa Comunale, a cura del prof. Giuseppe Soru.

Orario visita: sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00

La chiesetta dei santi Cosma e Damiano

Costruita su una strada antica che da Sinnai conduceva a Maracalagonis, la chiesetta dedicata ai Santi Cosma e Damiano è adesso compresa all’interno del centro abitato moderno. L’antichità della costruzione è forse attestata da un documento dei monaci Vittorini nel quale si documenta in agro di Sinnai la proprietà, fra le altre, di una domestia detta “di San Damiano”. Una citazione diretta dell’edificio si ha invece in un altro scritto, datato al 1730, che testimonia come all’epoca versasse in condizioni non buone: pare addirittura che il tetto rischiasse di cedere con il pericolo di causare danni irrimediabili alle due antiche statue dei Santi che furono trasferite nella cappella di Sant’Antioco presso la chiesa parrocchiale di Santa Barbara. Nel 1947 il canonico Eugenio Pusceddu ritenne che lo stato di conservazione della chiesetta fosse ormai irrimediabilmente compromesso e decise quindi di far demolire ciò che ne restava e di procedere con una totale ricostruzione che, grazie al contributo di tutti i sinnaesi, fu completata nel 1951. Nel 2008 è stato compiuto un nuovo restauro da parte dell’Amministrazione Comunale e, nel corso dei lavori di ripavimentazione, si è potuto notare come i muri di base della chiesa nuova fossero stati impostati su uno zoccolo di pietra, forse pertinente a una delle fasi antiche della costruzione.

Orario visita: sabato dalle ore 15.00 alle ore 18.00 e domenica dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle 19.00.

La Pineta di Sinnai e la Casermetta Sa Pira

Il nucleo più antico della Pineta di Sinnai risale intorno ai primi anni del 1900, quando, una volta acquisita dall’Amministrazione Forestale, furono iniziati i lavori di rimboschimento. L’inaugurazione della caserma avvenne nel 1903 e successivamente, nel corso della prima guerra mondiale, alcuni prigionieri austriaci furono impiegati nella piantumazione dei pini di Aleppo che costituiscono la Pineta di Sa Pira. Sulla cima della collina di Bruncu Mogumu è inoltre ancora conservato il rudere della vedetta antincendio costruita dagli austriaci. Sempre nei primi anni del 1900, e precisamente nel 1906, venne impiantata anche l’area a sughera di Is Landireddus. Un disastroso incendio, avvenuto nel 1997, ha fortemente danneggiato la pineta di pini d’Aleppo e sono tuttora in corso i lavori per la ricostituzione della vegetazione. In occasione della manifestazione Monumenti Aperti in occasione di Monumenti Aperti 2012 la visita alla pineta e al sito archeologico di Bruncu Mogumu sarà guidata dal Circolo legambiente Su Tzinnibiri DI Sinnai. Sarà inoltre possibile percorrere degli itinerari consigliati per meglio apprezzare le bellezze del sito.

Il punto di accoglienza per la visita guidata al sito è ubicato nello spiazzo prospiciente la Casermetta in località “Sa Pira”.

Orario visita: sabato e domenica dalle ore 10.00

Museo Civico – Via Colletta 20

Nel centro storico è possibile visitare il bel contenitore culturale di via Colletta, un edificio la ristrutturazione del quale ha voluto mantenere la memoria delle sue lunghe vicende. In origine, infatti, vi si trovavano i locali della Colletta Ecclesiastica, destinati a raccogliere e conservare i proventi delle decime. Successivamente gli stabili furono rilevati dall’Amministrazione Comunale e destinati ad accogliere la caserma dei Cavalleggeri di Sardegna ed infine la Stazione dei Carabinieri. Dal 2001, dopo una serie di attenti restauri ed inevitabili ricostruzioni, a causa dello stato delle strutture, il Centro di via Colletta ospita la collezione archeologica del Civico Museo, una selezione di oltre duecento reperti rinvenuti nel territorio comunale o acquisiti da collezioni private, che permettono al visitatore di ricostruire gli aspetti salienti della storia nell’area Sinnaese ed il susseguirsi delle diverse civiltà che vi hanno interagito a partire dal Neolitico Recente. Nello stesso contenitore si potrà anche visitare la Pinacoteca Comunale, nella quale è custodito un fondo di pregevoli opere pittoriche che si datano a partire dal XVII sec. per arrivare fino alla produzione moderna dei maggiori pittori sardi. Recentemente è stato curato, sotto la direzione della Soprintendenza competente, l’allestimento di una mostra dedicata alle opere di Franco D’Aspro, artista piemontese che scelse la Sardegna come sua terra di elezione e ne animò il panorama artistico dalla prima metà fino all’ultimo quarto del XX sec. Potrà così essere ammirata una parte cospicua della bronzistica prodotta da questo artista tanto legato all’aspetto artigianale che risiede nella creazione di un’opera, da anche essere l’autore di un Manuale pratico per la fusione a cera persa. In occasione della manifestazione Monumenti Aperti si potranno apprezzare le mostre Sutiles Naves a cura dell’Associazione Culturale Archistoria e la mostra di pittura Anche da qui si vede il mare di A. Melis.

Orario visita: sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00.

Teatro Civico – Via della Libertà

Il Teatro Civico di Sinnai è una moderna costruzione inaugurata nel dicembre del 2004. Nel corso dei primi sette anni di attività le stagioni teatrali proposte dall’omonima Associazione “Teatro Civico” e da L’Effimero Meraviglioso, che gestisce la struttura, non hanno mancato di riscuotere un ottimo successo di pubblico. Sensibile al contesto territoriale nel quale si inserisce il teatro, L’Effimero Meraviglioso promuove una rassegna riservata alle scuole anche dell’hinterland e, in occasione delle iniziative legate al “Dicembre sinnaese”, il comune dedica uno spazio per le associazioni locali. In occasione di Monumenti Aperti sarà proposta al pubblico una mostra di costumi dal titolo Il costume di scena…in scena.

Orario visita: domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15:00 alle ore 19:00.


Casa Anedda – Via Oristano 38

La costruzione della casa Anedda risale alla fine del 1800. L’edificio risponde alla tipologia della casa campidanese, con il loggiato ad archi, e originariamente si articolava in un cortile sul quale si affacciavano diversi ambienti. Sulla sinistra, per chi entra, si trovavano s’omu ‘e palla (fienile), su magasinu (magazzino) e sa coxina (cucina). Sulla destra, invece, erano s’omu ‘e manixu (ambiente di lavoro), s’omixedda (stanza con il forno e la macina del grano). Le camere da letto si affacciavano sul loggiato, compresa s’apposentu ‘e arriciri (camera degli ospiti) e s’apposentu bonu (sala per il ricevimento). Il piano superiore comunicava direttamente con la camera da letto matrimoniale e vi si trovava un magazzino per le derrate ed un’altra camera da letto. Nel 1999 la Casa Anedda è stata fatta oggetto di ristrutturazioni che, senza modificarne radicalmente l’impianto planimetrico originario, ne ha permesso la destinazione a struttura ricettiva (Bed&Breakfast). Orario visita: sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00.

Casa Zedda –  Via Roma

Il primo impianto costruttivo della casa Zedda risale a circa la fine del 1700. Si tratta di una casa tipica campidanese con loggiato ad archi e gli ambienti abitativi che si sviluppavano ad “elle”, con un ampio cortile. Le camere da letto si affacciavano sul loggiato, articolato in tre archi, sul quale si apriva anche s’omu ‘e manixu (la stanza dei lavori) e la cucina, questi ultimi ambienti localizzati a destra dell’ingresso. Sul retro della casa, e in comunicazione con s’omu ‘e manixu, si trovava il pendentili un piccolo cortile dove tuttora sono visibili due forni e numerose brocche. La stanza per le provviste si trovava al piano superiore. Nel 1885 la planimetria originaria subì degli interventi di modifica, con l’aggiunta di opere in muratura e la costruzione ex novo di un altro edificio sul lato anteriore del cortile, fronte via Roma. Attualmente la casa è la dimora privata della famiglia Zedda che la acquistò dalla precedente famiglia proprietaria, i sigg. Corvetto.

Orario visita: sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.